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Vibrazioni negli edifici: UNI aggiorna i criteri di valutazione

La valutazione del disturbo arrecato alle persone all’interno degli edifici (UNI 9614)

Aggiornata la norma UNI 9614:2017 “Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo” .
Sostituisce la precedente versione (del 1990) e definisce il metodo di
misurazione delle vibrazioni  .
Quali? quelle immesse negli edifici ad opera di sorgenti interne o esterne 

La norma modifica la versione precedente introducendo un approccio innovativo e profondamente diverso nelle modalità di valutazione dei disturbi da vibrazione.
Essa fa riferimento alla ISO 2631-2:2003, prevalentemente per i metodi di misurazione e valutazione, ed alla norma norvegese NS 8176.E.
La norma si applica a tutti i fenomeni che possono dare origine a vibrazioni negli edifici.
A titolo esemplificativo : traffico su gomma e su rotaia, attività industriali e funzionamento di macchinari, attività stradali e di cantiere di varia natura, esplosioni e scoppi, attività umane di qualsiasi natura.

 

La norma non si applica:

      • alle vibrazioni derivanti da eventi sismici ed affini;
      • alla valutazione di possibili danni strutturali o architettonici degli edifici
      • all’esame di problematiche di igiene del lavoro
      • alla valutazione di danni a macchinari o strumentazione sensibile
      • alle vibrazioni con frequenza minore del limite di banda inferiore del terzo d’ottava con centro a 1 Hz.

    Per quanto attiene le situazioni esistenti o già autorizzate, la presente norma, i valori limite e i metodi in essa indicati non si applicano per i casi in cui la data di pubblicazione della norma è posteriore a:

    – l’inizio dell’attività della sorgente delle vibrazioni;

    – l’autorizzazione formale alla costruzione di sorgenti di vibrazioni o manufatti che partecipano ai fenomeni;

    – la data di modifiche di destinazione d’uso degli edifici e delle opere ove ha sede la generazione delle vibrazioni.