Descrizione
Centralina per analisi microclima – Delta Ohm HD32.3 Touch Screen
Lo strumento è dotato di tre ingressi per sonde con modulo SICRAM: le sonde dispongono di un circuito elettronico che dialoga con lo strumento, nella loro memoria permanente sono conservati i dati di taratura del sensore.
Tutte le sonde SICRAM possono essere inserite in uno qualunque degli ingressi: vengono
riconosciute automaticamente all’accensione dello strumento.
Le caratteristiche principali dello strumento sono:
- Logging: acquisizione dei dati e memorizzazione all’interno dello strumento.
- Capacità di memoria: 64 sessioni di logging distinte, con la possibilità di impostare l’intervallo di acquisizione dei campioni. Si può impostare la durata della memorizzazione e, con la funzione auto-start, la data e l’ora di inizio e di fine memorizzazione.
- L’unità di misura delle grandezze di temperatura visualizzate: °C, °F, °K.
- La visualizzazione dei parametri statistici massimo, minimo, media.
- Il trasferimento dei dati tramite le porte seriali RS232 o USB.
Lo strumento HD32.3 è in grado di rilevare contemporaneamente le seguenti grandezze:
Temperatura di globotermometro Tg con la sonda TP3276.2 (o TP3275).
Temperatura di bulbo umido a ventilazione naturale Tn con la sonda HP3201.2
(o HP3201).
Temperatura ambiente T con la sonda TP3207.2 (o TP3207).
Umidità relativa RH e temperatura ambiente T con la sonda HP3217.2R (o HP3217R).
Velocità dell’aria Va con la sonda AP3203.2 (o AP3203).
Sulla base delle grandezze rilevate lo strumento HD32.3 è in grado di calcolare e di visualizzare, con le sonde TP3207.2 (o TP3207), TP3276.2 (o TP3275) e HP3201.2 (o HP3201) i seguenti indici:
Indice WBGT(in) (Wet Bulb Glob Temperature: temperatura a bulbo umido e del globotermometro) in assenza di irraggiamento solare.
Indice WBGT(out) (Wet Bulb Glob Temperature: temperatura a bulbo umido e del globo-termometro) in presenza di irraggiamento solare.
Sulla base delle grandezze rilevate lo strumento HD32.3 è in grado di calcolare e di visualizzare, con le sonde HP3217.2R (o HP3217R), TP3276.2 (o TP3275) e AP3203.2
(o AP3203) i seguenti indici:
Temperatura media radiante Tr.
Indice PMV (Predicted Mean Vote: Voto Medio Previsto).
Indice PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied: Percentuale Prevista di Insoddisfatti).
Il WBGT
Il WBGT (Wet Bulb Globe Temperature – temperatura a bulbo umido e del globotermometro)è uno degli indici utilizzato per la determinazione dello stress termico a cui è soggetto un individuo in un ambiente caldo.
Rappresenta il valore, in relazione al dispendio metabolico associato ad una particolare attività lavorativa, oltre il quale il soggetto viene a trovarsi in una situazione di stress termico.
L’indice WBGT combina la misura della temperatura di bulbo umido a ventilazione naturale tnw con la temperatura di globotermometro tg e, in alcune situazioni, con la temperatura dell’aria ta.
La formula per il calcolo è la seguente:
all’interno di edifici e all’esterno di edifici in assenza di irraggiamento solare: WBGTambienti chiusi = 0,7 tnw + 0,3 tg
all’esterno di edifici in presenza di irraggiamento solare: WBGTambienti esterni = 0,7 tnw + 0,2 tg + 0,1 ta
dove:
tnw = temperatura del bulbo umido a ventilazione naturale;
tg = temperatura del globo termometro;
ta = temperatura dell’aria.
I dati rilevati devono essere confrontati con i valori limite prescritti dalla norma;
qualora vengano superati occorre:
ridurre direttamente lo stress termico sul posto di lavoro preso in esame;
procedere ad un’analisi dettagliata dello stress termico.
Per il calcolo dell’indice WBGT è necessario che siano collegate allo strumento:
La sonda di temperatura a bulbo umido a ventilazione naturale HP3201.2 (o
HP3201).
La sonda globotermometro TP3276.2 (o TP3275 o TP3276).
La sonda di temperatura a bulbo secco nel caso in cui il rilievo venga effettuato
in presenza di irraggiamento solare TP3207.2 (o TP3207).
Per la misura dell’indice WBGT si fa riferimento alle norme:
ISO 7726
ISO 7243
ISO 8996
PMV - PPD
Il comfort termico viene definito dalla ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating
and Air Conditioning Engineers INC) come una condizione di benessere psicofisico
dell’individuo rispetto all’ambiente in cui vive e opera.
La valutazione di tale stato soggettivo può essere oggettivata e quantificata mediante l’utilizzo di indici integrati che tengono conto sia dei parametri microclimatici ambientali (Ta, Tr, Va, RH), sia del dispendio
energetico (dispendio metabolico MET) connesso all’attività lavorativa, sia della tipologia
di abbigliamento (isolamento termico CLO) comunemente utilizzato.
Tra i suddetti indici quello che con maggiore precisione rispecchia l’influenza delle variabili fisiche e fisiologiche sopracitate sul comfort termico è il PMV (Predicted Mean Vote).
Sinteticamente esso deriva dall’equazione del bilancio termico il cui risultato viene rapportato ad una scala di benessere psicofisico ed esprime il parere medio (voto medio previsto) sulle sensazioni
termiche di un campione di soggetti che si trovano nel medesimo ambiente.
Dal PMV è derivato un secondo indice denominato PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) che quantifica percentualmente i soggetti comunque “insoddisfatti” in rapporto a determinate condizioni microclimatiche.
La norma ISO 7730 raccomanda l’uso del PMV in presenza dei seguenti ambiti di variazione
delle variabili condizionanti il bilancio termico:
dispendio energetico = 1 ÷ 4 met
impedenza termica da abbigliamento = 0 ÷ 2 clo
temperatura del bulbo secco = 10 ÷ 30°C
temperatura radiante media = 10 ÷ 40°C
velocità dell’aria = 0 ÷ 1 m/sec
pressione di vapore = 0 ÷ 2,7 kPa
Il PMV risulta quindi un indice particolarmente adatto alla valutazione di ambienti lavorativi a microclima moderato, quali abitazioni, scuole, uffici, laboratori di ricerca, ospedali, ecc; esso è utile nel rilevare anche limitati gradi di disagio termico nei residenti in tali ambienti.
La norma ISO 7730 suggerisce per lo stato di comfort termico valori di PMV compresi tra + 0,5 e - 0,5, cui corrisponde una percentuale di insoddisfatti delle condizioni termiche (PPD) inferiore al 10% (vedi tabella seguente).
- Logging: acquisizione dei dati e memorizzazione all’interno dello strumento.
- Capacità di memoria: 64 sessioni di logging distinte, con la possibilità di impostare l’intervallo di acquisizione dei campioni. Si può impostare la durata della memorizzazione e, con la funzione auto-start, la data e l’ora di inizio e di fine memorizzazione.
- L’unità di misura delle grandezze di temperatura visualizzate: °C, °F, °K.
- La visualizzazione dei parametri statistici massimo, minimo, media.
- Il trasferimento dei dati tramite le porte seriali RS232 o USB.
Il WBGT (Wet Bulb Globe Temperature – temperatura a bulbo umido e del globotermometro)è uno degli indici utilizzato per la determinazione dello stress termico a cui è soggetto un individuo in un ambiente caldo.
Rappresenta il valore, in relazione al dispendio metabolico associato ad una particolare attività lavorativa, oltre il quale il soggetto viene a trovarsi in una situazione di stress termico.
L’indice WBGT combina la misura della temperatura di bulbo umido a ventilazione naturale tnw con la temperatura di globotermometro tg e, in alcune situazioni, con la temperatura dell’aria ta.
La formula per il calcolo è la seguente:
PMV - PPD
Il comfort termico viene definito dalla ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating
and Air Conditioning Engineers INC) come una condizione di benessere psicofisico
dell’individuo rispetto all’ambiente in cui vive e opera.
La valutazione di tale stato soggettivo può essere oggettivata e quantificata mediante l’utilizzo di indici integrati che tengono conto sia dei parametri microclimatici ambientali (Ta, Tr, Va, RH), sia del dispendio
energetico (dispendio metabolico MET) connesso all’attività lavorativa, sia della tipologia
di abbigliamento (isolamento termico CLO) comunemente utilizzato.
Tra i suddetti indici quello che con maggiore precisione rispecchia l’influenza delle variabili fisiche e fisiologiche sopracitate sul comfort termico è il PMV (Predicted Mean Vote).
Sinteticamente esso deriva dall’equazione del bilancio termico il cui risultato viene rapportato ad una scala di benessere psicofisico ed esprime il parere medio (voto medio previsto) sulle sensazioni
termiche di un campione di soggetti che si trovano nel medesimo ambiente.
Dal PMV è derivato un secondo indice denominato PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) che quantifica percentualmente i soggetti comunque “insoddisfatti” in rapporto a determinate condizioni microclimatiche.
La norma ISO 7730 raccomanda l’uso del PMV in presenza dei seguenti ambiti di variazione
delle variabili condizionanti il bilancio termico:
La norma ISO 7730 suggerisce per lo stato di comfort termico valori di PMV compresi tra + 0,5 e - 0,5, cui corrisponde una percentuale di insoddisfatti delle condizioni termiche (PPD) inferiore al 10% (vedi tabella seguente).