Descrizione
Piranometri “Secondary Standard” secondo ISO 9060 – Delta Ohm – LPPYRA10
Il piranometro LP PYRA10 si basa su un nuovo sensore a termopila. La superficie sensibile della termopila è coperta con vernice nera opaca che permette al piranometro di non essere selettivo alle varie lunghezze d’onda. Due cupole concentriche con diametro esterno di 50 mm e 30mm sono utilizzate per garantire un adeguato isolamento termico della termopila dal vento e per ridurre la sensibilità all’irradiamento termico.
Le cupole proteggono la termopila dalla polvere che, depositandosi sulla parte annerita, ne potrebbe modificare la sensibilità spettrale. Il campo spettrale del piranometro è determinato dalla trasmissione delle due cupole in vetro.
Grazie all’utilizzo di un nuovo materiale per la realizzazione delle cupole, il campo spettrale si è ulteriormente esteso a lunghezze d’onda corte partendo da 283 nm. Considerando uno spettro solare standard si ha che la porzione di irraggiamento solare misurata dal piranometro è maggiore del 99.8%. Nella figura 1 è riportata la sensibilità spettrale relativa del piranometro LP PYRA 10 ed uno spettro solare standard.
Il nuovo sensore adottato consente di avere un tempo di risposta inferiore alle richieste della norma ISO 9060 per la classificazione dei piranometri Secondary Standard (il tempo di risposta è inferiore a 6 secondi mentre la norma richiede un tempo di risposta inferiore a 15 secondi).
L’energia radiante è assorbita dalla superficie annerita della termopila, creando così una differenza di temperatura tra il giunto caldo ed il corpo del piranometro che in questo caso funge da giunto freddo. La differenza di temperatura tra giunto caldo e giunto freddo è convertita in una differenza di potenziale grazie all’effetto Seebeck.
Una seconda termopila è montata all’interno dello strumento e non raggiungibile dalla luce. Questa seconda termopila collegata in antiserie rispetto al sensore esposto alla luce riduce i segnali dovuti alle improvvise variazioni di temperatura del piranometro (shock termici).
Per minimizzare le variazioni di sensibilità in funzione della temperatura l’LPPYRA10 è equipaggiato con circuito di compensazione passivo.
- Ricerche atmosferiche
- Stazioni meteorologiche
- Climatologia
- Agricoltura
- Ricerca nel settore del risparmio energetico
- Misura dell’efficienza di impianti fotovoltaici, etc
Il piranometro LP PYRA10 si basa su un nuovo sensore a termopila. La superficie sensibile della termopila è coperta con vernice nera opaca che permette al piranometro di non essere selettivo alle varie lunghezze d’onda. Due cupole concentriche con diametro esterno di 50 mm e 30mm sono utilizzate per garantire un adeguato isolamento termico della termopila dal vento e per ridurre la sensibilità all’irradiamento termico.
Le cupole proteggono la termopila dalla polvere che, depositandosi sulla parte annerita, ne potrebbe modificare la sensibilità spettrale. Il campo spettrale del piranometro è determinato dalla trasmissione delle due cupole in vetro.
Grazie all’utilizzo di un nuovo materiale per la realizzazione delle cupole, il campo spettrale si è ulteriormente esteso a lunghezze d’onda corte partendo da 283 nm. Considerando uno spettro solare standard si ha che la porzione di irraggiamento solare misurata dal piranometro è maggiore del 99.8%. Nella figura 1 è riportata la sensibilità spettrale relativa del piranometro LP PYRA 10 ed uno spettro solare standard.
Il nuovo sensore adottato consente di avere un tempo di risposta inferiore alle richieste della norma ISO 9060 per la classificazione dei piranometri Secondary Standard (il tempo di risposta è inferiore a 6 secondi mentre la norma richiede un tempo di risposta inferiore a 15 secondi).
L’energia radiante è assorbita dalla superficie annerita della termopila, creando così una differenza di temperatura tra il giunto caldo ed il corpo del piranometro che in questo caso funge da giunto freddo. La differenza di temperatura tra giunto caldo e giunto freddo è convertita in una differenza di potenziale grazie all’effetto Seebeck.
Una seconda termopila è montata all’interno dello strumento e non raggiungibile dalla luce. Questa seconda termopila collegata in antiserie rispetto al sensore esposto alla luce riduce i segnali dovuti alle improvvise variazioni di temperatura del piranometro (shock termici).
Per minimizzare le variazioni di sensibilità in funzione della temperatura l’LPPYRA10 è equipaggiato con circuito di compensazione passivo.
- Ricerche atmosferiche
- Stazioni meteorologiche
- Climatologia
- Agricoltura
- Ricerca nel settore del risparmio energetico
- Misura dell’efficienza di impianti fotovoltaici, etc