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Particolari esposizioni a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio UNI EN ISO 5349-1 vs Standard ISO/TR 18570:2017

In ambito occupazionale nel caso in cui siano presenti sorgenti di vibrazioni meccaniche, attrezzature e/o macchine, con cui il lavoratore entra in contatto nell’esecuzione della sua specifica attività, sarà necessario adempiere a quanto prescritto dal legislatore nazionale nel Titolo VIII, capo III del Decreto legislativo n.81 del 2008 e s.m.i.

Così come definito nell’Allegato XXXV del suddetto decreto, l’uomo in ambienti di lavoro può essere esposto a Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio (dette anche Hand-Arm Vibrations o HAV) e/o corpo intero (dette anche Whole Body Vibrations o WBV) in base al contatto con la sorgente di vibrazioni stessa, quindi si procede all’esecuzione della valutazione del livello di esposizione a vibrazioni in due diverse modalità. Le norme tecniche che definiscono le modalità di misurazione e valutazione sono rispettivamente la UNI EN ISO 5349-1-2 per il Sistema mano-braccio (HAV) e la ISO 2631-1 per il Corpo intero (WBV).

L’obiettivo della valutazione indicato dal legislatore, potrebbe sembrare ad una prima analisi identico nei due casi,  in quanto ciò che bisogna calcolare è sempre l’esposizione giornaliera a vibrazioni A(8) espressa in m/s² come valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di 8 ore; in realtà tale valore è calcolato nel caso delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio come somma dei quadrati del valore quadratico medio (rms) dell’accelerazione ponderata in frequenza rilevato lungo ciascuna delle 3 componenti assiali del vettore accelerazione X, Y, Z mentre nel caso delle vibrazioni trasmesse al corpo intero il valore di esposizione giornaliera A(8) è calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici ottenuti dai quadrati medi delle accelerazioni ponderate in frequenza determinati sui 3 assi ortogonali X, Y, Z. Diversi sono inoltre i valori di azione (VA) ed i valori limite di esposizione (VLE) definiti nel Decreto legislativo n.81 del 2008: per HAV rispettivamente 2,5 m/s² e 5 m/s², mentre per WBV 0,5 m/s² e 1 m/s² .

Alla base di tale differenza nelle modalità di calcolo c’è il concetto di ponderazione in frequenza per i diversi tratti del sistema meccanico in cui può essere schematizzato il corpo umano; inoltre l’intervallo di interesse igienistico per HAV è compreso tra 4 e  1250 Hz, mentre per WBV varia tra 0,1 e 80 Hz. Ne consegue che nella valutazione HAV venga applicata un’unica curva di ponderazione identica nei tre assi di riferimento (Wh), mentre nella valutazione WBV  per gli assi x,y si utilizza la curva di ponderazione Wd e per l’asse z la curva Wk.

Recenti evidenze epidemiologiche e studi biomeccanici hanno evidenziato che l’utilizzo della curva di ponderazione riportata nella UNI EN ISO 5349 parte 1 per particolari tipi di esposizione (frequenze comprese tra 20 e 400 Hz) può portare ad una sottostima del rischio vascolare per l’insorgenza dei sintomi del fenomeno di Raynaud (dito bianco). Per tale motivo è stato pubblicato di recente lo standard ISO/TR 18570:2017 che presenta una nuova curva di ponderazione, denominata Wp per gli assi x,y,z ed un nuovo indice supplementare all’A(8) denominato Ep,d per la valutazione del rischio in caso di decespugliatori e motoseghe. Studi scientifici hanno dunque evidenziato anche nuovi limiti di esposizione lavorativa relativi all’indice Ep,d i quali devono essere compresi tra 1150 m/s 1,5 e 1750 m/s1,5.

Ascisse S.r.l., azienda specializzata nel settore della Sicurezza sul lavoro offre strumenti di misura di ultima generazione nel pieno rispetto delle normative tecniche e nazionali vigenti. Richiamando quanto esposto circa le novità in tema di vibrazioni in ambito occupazionale la nuova strumentazione sarà fornita con Setup completi dei nuovi filtri di ponderazione per l’analisi delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio per i particolari tipi di esposizioni, mentre per gli strumenti già in uso sarà possibile ottenere un aggiornamento firmware in modo davvero semplice.

Oltre alla fornitura della strumentazione, tecnici specializzati vi offriranno adeguato supporto nell’utilizzo degli strumenti e dei software specifici al fine ultimo di ottenere un report dati da inserire nella valutazione dei rischi come previsto dal legislatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro.