Descrizione
Pireliometro di Prima Classe secondo ISO 9060 – Delta Ohm
Il pireliometro LPPYRHE16 si basa su un sensore passivo a termopila.
La superficie sensibile della termopila è coperta con vernice nera opaca che permette al pireliometro di non essere selettivo alle varie lunghezze d’onda. Il campo spettrale del pireliometro è determinato dalla trasmissione della finestra in quarzo che ha il compito di proteggere il sensore dall’ingresso di polvere e acqua.
Un quarzo speciale permette di eseguire una misura non selettiva da 250 nm a 4000 nm. Il sensore adottato consento di avere un tempo di risposta inferiore a quello richiesto dalla norma ISO 9060:2018 per la classificazione dei pireliometri di classe B (il tempo di risposta è inferiore a 9 secondi mentre la norma richiede un tempo di risposta inferiore a 15 secondi).
L’energia radiante è assorbita dalla superficie annerita della termopila, creando così una differenza di temperatura tra il giunto caldo ed il corpo del pireliometro che in questo caso funge da giunto freddo.
La differenza di temperatura tra giunto caldo e giunto freddo è convertita in una Differenza di Potenziale grazie all’effetto Seebeck. Per minimizzare le variazioni di sensibilità in funzione della temperatura e rientrare nelle specifiche richieste ad un pireliometro di classe B, LPPYRHE16 è equipaggiato con un circuito di compensazione passivo.
Nella figura 2.1 è riportata la variazione tipica della sensibilità a differenti temperature. Gli scostamenti sono calcolati a partire dalla sensibilità misurata a 20 °C.
LPPYRHE16 è uno strumento sigillato, pertanto, al fine di evitare condensa nello strumento che potrebbe formarsi sulla finestra in quarzo inficiando le misure eseguite, è prevista una cartuccia di sali di silica-gel che provvede ad assorbire l’umidità all’interno dello strumento.
- Ricerche atmosferiche
- Stazioni meteorologiche
- Climatologia
- Agricoltura
- Ricerca nel settore del risparmio energetico
- Misura dell’efficienza di impianti fotovoltaici, etc
Il pireliometro LPPYRHE16 si basa su un sensore passivo a termopila.
La superficie sensibile della termopila è coperta con vernice nera opaca che permette al pireliometro di non essere selettivo alle varie lunghezze d’onda. Il campo spettrale del pireliometro è determinato dalla trasmissione della finestra in quarzo che ha il compito di proteggere il sensore dall’ingresso di polvere e acqua.
Un quarzo speciale permette di eseguire una misura non selettiva da 250 nm a 4000 nm. Il sensore adottato consento di avere un tempo di risposta inferiore a quello richiesto dalla norma ISO 9060:2018 per la classificazione dei pireliometri di classe B (il tempo di risposta è inferiore a 9 secondi mentre la norma richiede un tempo di risposta inferiore a 15 secondi).
L’energia radiante è assorbita dalla superficie annerita della termopila, creando così una differenza di temperatura tra il giunto caldo ed il corpo del pireliometro che in questo caso funge da giunto freddo.
La differenza di temperatura tra giunto caldo e giunto freddo è convertita in una Differenza di Potenziale grazie all’effetto Seebeck. Per minimizzare le variazioni di sensibilità in funzione della temperatura e rientrare nelle specifiche richieste ad un pireliometro di classe B, LPPYRHE16 è equipaggiato con un circuito di compensazione passivo.
Nella figura 2.1 è riportata la variazione tipica della sensibilità a differenti temperature. Gli scostamenti sono calcolati a partire dalla sensibilità misurata a 20 °C.
LPPYRHE16 è uno strumento sigillato, pertanto, al fine di evitare condensa nello strumento che potrebbe formarsi sulla finestra in quarzo inficiando le misure eseguite, è prevista una cartuccia di sali di silica-gel che provvede ad assorbire l’umidità all’interno dello strumento.- Ricerche atmosferiche
- Stazioni meteorologiche
- Climatologia
- Agricoltura
- Ricerca nel settore del risparmio energetico
- Misura dell’efficienza di impianti fotovoltaici, etc